Trento DOC: l’altra bollicina

Vitigni Trento Doc in Trentino Alto Adige

di Davide Spataro


Il Metodo Classico nella nostra Penisola ha due grandi protagonisti: La Franciacorta e il Trento Doc.

I Guelfi e i Ghibellini della bollicina, i Beatles e i Rolling Stones della spumantizzazione italiana. Non ci sono vinti o vincitori ma un’unica grande passione per il proprio Territorio e la Tradizione di fare spumati di qualità

Vogliamo concentrarci in particolare per questo articolo su quella che viene definita: “la Bolla di Montagna” il Trento DOC.

E’ un vino che si produce su pendii che sfiorano i 900 mt di altitudine, con il “mitico” sistema di allevamento a pergola (inventato proprio in questa regione); questa è una caratteristica che ne determina grande eleganza e soprattutto complessità. Le escursioni termiche, molto accentuate, donano alle uve grande acidità che si traduce in struttura e ricchezza gusto olfattiva. I venti miti del lago di Garda uniti alle brezze fresche alpine delle Dolomiti ne accentuano l’eleganza e i suoli rocciosi ne amplificano la mineralità.

Viene prodotto solo con uve provenienti dalla regione che ne identifica la Doc, il Trentino, e prevede il solo utilizzo in blend o in purezza di Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero o Pinot Meunier.  Nel 1993 viene conferita la DOC e dal 2007 diventa un marchio territoriale simbolo, non solo di una Regione, ma di una filosofia produttiva esportata in tutto il mondo.

Le aziende spumantistiche che onorano la DOC sono più di 50, ma la sua storia è indissolubilmente legata al nome di Giulio Ferrari che per primo produsse all’inizio del ‘900 le prime grandi bollicine del Trentino, con una fama che ancora oggi è più viva che mai e che è sinonimo di quel Made in Italy di qualità di cui andar fieri.

Aziende come LetrariCesarini Sforza, Altemasi o Balter, per citarne solo alcune, continuano la sperimentazione e la valorizzazione di una tradizione spumantistica che, dalla provincia di Avio all’impervia Val di Cembra, viene apprezzata e ammirata ad ogni latitudine.

Le sue caratteristiche principali all’olfatto sono la fragranza della frutta e l’eleganza floreale. Note di frutti esotici, nocciola, mela, cioccolato bianco e pane appena sfornato sono solo alcune delle peculiarità del suo bouquet. Il gusto è caratterizzato da freschezza e sapidità, con grande equilibrio tra morbidezze e acidità.Uno spumante a tutto tondo che, a seconda del suo residuo zuccherino, è perfetto dall’aperitivo al dessert. Nell’eterna lotta della “bollicina perfetta” Il Trento DOC è senza dubbio lo spumante italiano più interessante che non ha ancora espresso a pieno il suo potenziale commerciale.

Non resta che affidarsi alle sapienti capacità enologiche dei trentini per farsi stupire e accompagnare verso un futuro più che mai promettente.

 

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