Lambrusco, il vino che mette allegria!

Vitigni in Emilia Romagna di Lambrusco vino che mette allegria

Lambrusco, il vino che mette allegria. Un rosso frizzante secco o abboccato che evoca subito convivialità e allegria, rispecchiando fedelmente il carattere gioviale e accogliente dell’Emilia- Romagna. 

Storia del Lambrusco

Il vitigno da cui si produce è molto antico ed era conosciuto già dagli Antichi Romani, anche le sue origini semantiche rimandano ai termini latini labrum=margine dei campi, e ruscum=pianta spontanea. Anche Virgilio, nel 1° secolo AC, ne raccontava il suo consumo.

A partire dagli anni ’70 purtroppo il Lambrusco inizia a venire “bistrattato”. A fronte di un’elevata richiesta interna ed esterna (soprattutto dagli Stati Uniti), viene privilegiata una resa per pianta elevata a discapito della qualità. Fortunatamente negli ultimi anni questo vino è stato riabilitato e nobilitato, riportando alla luce le varietà territoriali, gli stili e le specificità dei gusto-olfattive.

Lambrusco: le DOC

Esistono sette DOC di questo vino e 13 varietà, prodotte nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma ed in Lombardia nella Provincia di Mantova, ma le principali tipologie sono:

  • Lambrusco di Sorbara: siamo nella provincia di Modena in pianura, i colori sono tenui, rosati che rimandano ai piccoli frutti rossi di bosco e alla rosa. Di buona struttura e con acidità spiccata; è un Lambrusco di pronta beva che si presta alla produzione di Metodo Classico Lambrusco Grasparossa: coltivato sulle colline di Castelvetro si contraddistingue per un colore rosso molto intenso, bouquet aromatico e con ottimo corpo e tannicità. La frutta vira sulla prugna e la ciliegia; spesso viene prodotto con gusto abboccato.
  • Lambrusco Salamino: si colloca come caratteristiche fra Il Sorbara e Il Grasparossa. I suoi grappoli allungati ricordano proprio il salume. E’ un Lambrusco più elegante con buon corpo e intenso colore. L’acidità è moderata ed è molto versatile a tavola.
  • Lambrusco Maestri: ci spostiamo a Parma, la sua rusticità, il suo colore intenso e i suoi profumi fruttati dirompenti, contraddistinguono un Lambrusco che si sposa perfettamente con i sapori della cucina emiliana: cotechino, paste molto condite e formaggi saporiti. Da bere giovane.
  • Lambrusco Marani: tipico di Reggio Emilia e Mantova è un Lambrusco ruvido e deciso, in Lombardia fa parte della denominazione Lambrusco Mantovano. Dal gusto molto piacevole, fresco e fruttato accompagna perfettamente i piatti della tradizione locale.

La versatilità del Lambrusco

I Lambruschi ottenuti con Metodo Classico (fermentazione in bottiglia, sboccatura e ricolmatura) sono prevalenti. Parallelamente alcune cantine hanno però recuperato la tecnica tradizionale con Metodo Ancestrale che consiste nella rifermentazione in bottiglia senza sboccatura, proprio come lo producevano i nostri nonni. La versatilità di questo vino a tavola è sorprendente: all’aperitivo, leggermente fresco, accompagna gustosi piatti di salumi e formaggi a pasta dura; con i primi piatti di carne, lasagne o semplicemente conditi al burro, primeggia senza eguali; non sfigura neppure davanti ad un bollito ed è, a mio parere, un validissimo alleato della pizza

Se “semplicità” significa immediatezza di gusto, bevibilità, piacevolezza e versatilità, il Lambrusco incarna a pieno questa accezione. Fare un prodotto semplice e “nazional-popolare” richiede però grande preparazione e moltissima passione, molti ci provano…. pochi ci riescono

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